CASA DI AVRAHAM
RISPETTO OSPITALITÀ DIALOGO
«Qualche volta il cantore non riesce a raggiungere i toni alti. Allora, si deve far aiutare da un altro cantore, che gli dà il tono. Così anche il primo riesce ad alzare il tono. Ecco il risultato della comunione tra due spiriti; ognuno è compagno della forza altrui. Qualche volta un uomo non capisce il trattato del Talmud, che sta per studiare; ma appena ne discute con un suo compagno, tutto gli diventa chiaro. L’unione fa nascere nuova comprensione e nuova sapienza»
«La via della pace sembra passare sempre più per l’ospitalità… È la sfida a costruire una società senza nemici, senza avversari, una società in cui le diversità si riconcilino e si integrino»
«Ebron: desidero tanto andarci; c’è la tomba di Abramo, il patriarca dei credenti, ebrei, cristiani e musulmani, che è il primo eroe dell’ospitalità, del diritto d’asilo. Penso che i problemi dell’inizio dell’umanità sono anche quelli della fine, specialmente quello del carattere sacro del diritto di asilo e quello del rispetto dello straniero»
Genesi 18, 1 – 8
Il Signore gli apparve presso le querce di Mamrè mentre egli era seduto all’ingresso della tenda nell’ora più calda del giorno. Alzò gli occhi, ed ecco tre uomini erano là vicini a lui; come li vide, corse loro incontro dalla porta della tenda, si prostrò a terra, e disse: “Signor mio, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, ti prego, non passare oltre al tuo servo. Si prenderà un po’ d’acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l’albero. Prenderò un pezzo di pane, vi ristorerete, poi proseguirete, giacchè siete passati presso al vostro servo”. Essi risposero: “Fa’ pure come hai detto”. Abramo corse verso la tenda da Sara e le disse: “Presto, prendi tre seà di fior di farina, impastala e fanne focacce”. Corse poi all’armento, prese un vitello tenero e bello, e lo diede al garzone che si affrettò a prepararlo. Prese poi della crema e del latte, il vitello che aveva preparato, e pose tutto dinanzi a loro; essi mangiarono mentre egli stava in piedi vicino a loro sotto l’albero.
AVRAHAM è amato da Dio per la sua fede pura in El Shaddai, in Dio Onnipotente, al di sopra di divisioni umane: la base di questa fede semplice nel cuore asseriamo essere il punto di ripartenza di un profondo dialogo fra le religioni abramitiche che ci prefiggiamo di raggiungere.
Il nostro apporto al dialogo interreligioso si baserà principalmente sulla “Camera di Studio”, nella quale si svolgerà uno studio non comune, grazie all’aiuto volontario di persone che, di ogni campo religioso, sono oggetto di fenomeni quali sogni premonitori, visioni, sensibilità particolare alle questioni dello spirito.
Questo tipo particolare di studio si basa, per parte nostra, su di una tradizione millenaria antecedente addirittura alla costruzione del Tempio di Salomone e di diretta derivazione ebraica, tradizione che era in mano ai DARDAIN, una comunità ebraica che si spostò in Yemen per evitare di assistere all’Orban Ha-Bait, la distruzione del primo Tempio, dimostrando così di avere fede e conoscenza per seguire le parole del Profeta che quell’avvenimento aveva predetto.
Questo studio verrà effettuato con chiunque voglia prendervi parte, di qualsiasi campo religioso e verrà utilizzato sia per lo studio dei testi che per poter incominciare a spiegare questioni relative all’anima e ai segreti del mondo e della natura contenuti nella nostra tradizione. Fare parte agli altri di questo meraviglioso strumento che HaShem ha permesso di utilizzare è per noi un efficace mezzo per costruire il reciproco rispetto, che asseriamo essere la base di ogni vero insegnamento religioso.
Scopo finale vuole essere il disvelamento delle comuni radici delle religioni abramitiche. Queste radici passano certo dallo studio dei testi, ma si rendono evidenti se si opera in umiltà ed in opposizione al sentimento di sé, del ruolo storico che si attribuisce alla propria dottrina e che permea i diversi ambiti sia del Cristianesimo che dell’Ebraismo che dell’Islam.
In questa generazione non esiste sulla terra un luogo simile alla “Camera di Studio”. Per poterla utilizzare bisogna avere il Permesso di Mosè nostro Maestro e l’Autorità del Profeta Elia di Benedetta Memoria. Solo un uomo, il Giusto, può farsi carico della responsabilità di gestire questo meraviglioso strumento consegnato da HaShem. Oggi quest’uomo è il Sacerdote Unto della Casa di Preghiera per Tutti i Popoli, il Rabbi Carmine Davide Delle Donne HYACH MESHCRY EL ZERACHH. Nessun altro, in nessun modo, può conoscere ciò che viene rivelato attraverso la “Camera di Studio”. Questo strumento noi portiamo a conoscenza del mondo. Questo, il meglio che abbiamo, offriamo in umiltà a chiunque voglia fermarsi come nostro gradito ospite sotto la quercia di Mamrè, nel rispetto reciproco, nello spirito di ospitalità e di dialogo per accrescere la sapienza e la reciproca comprensione.