Sogno ricevuto da Vittorio Malcangi la notte del 31 gennaio 2020
Ho ricevuto un sogno nel quale vedevo il Morè Carmine Davide e c’erano altre poche persone. C’erano due righe scritte in ebraico quasi certamente. In queste due righe era contenuto un segreto.
C’era una guerra contro i capi degli angeli inferiori, come una guerra finale e loro sapevano che in quelle due righe era contenuto quel Segreto e stavano aspettando.
Il segreto era di questo tipo: la frase composta da queste due righe si poteva leggere in maniera comune ed aveva un senso ma il segreto stava nel fermarsi alla prima delle due righe, poi bisognava come resettare tutto e poi ricominciare; le parole non erano cambiate ma il significato della prima riga si. Quello era il segreto.
Poi mi trovavo a voler descrivere questo sogno al Morè Carmine Davide e ne avevo timore perché nel sogno pensavo che questo sogno ricevuto fosse qualcosa di mio. Il Morè mi dice che c’entra la volontà ma io capisco che non sta parlando del sogno che ho ricevuto. C’è insieme a noi Pino ed anche Vito. Pino mi viene vicino sul lato destro mentre io è come se stessi steso su un piano e con un monocolo di quelli usati dai gioiellieri mi vede il profilo del naso; sembra che sia tutto a posto. Poi Pino inizia a parlare di un sogno che lui ha ricevuto su Trani dove c’entra il sindaco di Trani e così via ma io lo interrompo dicendo che non è quello il sogno di cui voglio parlare io.
Sabato 01 Febbraio 2020
Camera di Studio della Sinagoga Rinnovata Universale di Trani
Visioni durante lo studio del sogno di Vittorio Malcangi.
Mostrano in visione il Morè Carmine Davide in tunica viola con indosso il tallith bianco. Il Morè ha in mano una grande lettera Shin e poi un incensiere d’oro. Accanto a lui c’è una donna con indosso il copricapo bianco.
Sempre in visione, alla sinistra del Morè Carmine Davide vedo un Angelo bianco: è in volo, arriva dall’alto e con le mani tocca la spalla del Morè. Poi mostrano il Morè Carmine Davide che porta i rotoli della Torah dentro una custodia di velluto blu riccamente ricamata con rami, foglie e fiori in oro con al centro delle lettere ebraiche anch’esse ricamate in oro.
Mostrano una luce viola che va verso l’altare della Casa di Avraham e illumina il Terzo Angolo della Casa di Preghiera per Tutti i Popoli, poi illumina la Stella di David. Mostrano un uomo disteso, avvolto in panni bianchi; il Morè Carmine Davide si piega su di lui e pone le mani sul suo torace. Il Morè mentre fa questo ha il capo chino e pronuncia delle parole.
Mostrano una mano d’uomo che sembra un albero: le dita sono come rami e intorno ad esse c’è la chioma e sulla punta di ogni dito c’è un piccolo cerchio. Un grande Angelo bianco arriva e va dal Morè Carmine Davide portandogli il bastone bianco, l’Angelo lo tiene in orizzontale e quando lo porge al Morè vedo che il bastone è anche una spada.
Alle spalle del Morè si mostra Yeshua Gesù di Nazareth. Mostrano mani giunte in preghiera. Nuovamente mostrano in visione il Morè Carmine Davide, indossa una lunga tunica di luce, ha tra le mani una corona a fascia. Il Morè innalza la corona verso il cielo, pronuncia delle frasi, sembrano preghiere, poi si mette la corona sul capo. Vedo delle forti luci gialle e azzurre. Arriva un Angelo che porta un bastone al Morè Carmine Davide e lo stabilisce con grande autorità sulla terra.

